(A Franz Liszt) ”Non sono fatto per i concerti. La folla mi fa paura, mi sento paralizzato da quegli sguardi curiosi, ammutolito da quei visi estranei. Dare concerti invece è affar vostro poiché se non vincete il vostro pubblico avete tanta forza d’accopparlo”. F. Chopin
Ho deciso di scrivere un articolo con uno stile nettamente differente dagli altri (e che non mi appartiene). Lo faccio per riflettere con voi su alcune questioni…
Se avete cliccato qui significa che siete in balia dell’ansia da palco, e che siete musicisti, attori o cantanti (oppure semplicemente che siete curiosi, ed andrebbe bene lo stesso). Significa anche che siete stanchi di provarla (e avete sacrosanta ragione!!!) e che vorreste liberarvene da domani stesso: svegliarvi, applicare ciò che vi dico e non provarla più. Il web è pieno zeppo di queste formulette “magiche” e io per qualche riga non voglio essere da meno. Quindi…
Come eliminare l’ansia da palco in 5 mosse?
1) CURA LA TUA PREPARAZIONE TECNICA.
Qui non credo di dover aggiungere altro. Unica cosa: non strafare pensando di non essere sufficientemente preparato.
2) NON BADARE A COSA DICONO GLI ALTRI, ESPERTI COMPRESI.
Devi concentrarti solo ed esclusivamente su di te, sulle tue sensazioni, sui tuoi stati d’animo, sulla musica che stai facendo senza pensare al giudizio degli altri. Sei TU il miglior esperto di te stesso e solo tu puoi sapere come fare.
3) NON PENSARE NEGATIVO. Non ripetere: “Non sono capace, non ce la farò” ma modifica questo pensiero in: “Sono convinto di avere tutte le carte in regola per farcela“. Sostituisci i “non” con i “sono convinto che ” ed il mondo assumerà un altro colore.
4) RESPIRA, RESPIRA, RESPIRA. Banale, ma ci si dimentica di respirare nel modo corretto: spalle e muscoli contratti, diaframma inchiodato e respiro non lineare. Anche respirare influisce sulla performance…
5) NON ASSUMERE TROPPA CAFFEINA PRIMA DI INIZIARE.
….
Bene ora non ti resta che applicare quanto ti ho detto e la tua ansia da palco sparirà. Ne sei convinto? Io per nulla e non ti nascondo che ho fatto fatica a scrivere ciò che hai letto poiché sentivo di (volutamente) banalizzare un problema che, e di questo sono CERTA, ti fa stare piuttosto male. Per questo mi chiedo come facciano i vari coach etc. etc. a regalare soluzioni che si crede possano andare bene un po’ per tutti. Dimenticandosi che, così come non esiste un fiore uguale all’altro, lo stesso vale per gli esseri umani.
Però una buona notizia c’è, anzi due:
1) Opportunamente sviluppati e contestualizzati c’è un po’ di verità in quanto detto poc’anzi;
2) L’ ansia da palcoscenico si può vincere.
Qui finisce la mia parte. Ora tocca a te fare la tua…
Inizia ad occupartene seriamente, te lo meriti (e di questo sono convinta!).
